Il calcio è uno sport meraviglioso, e fin qui non ci piove! A prescindere dal fatto che lo si giochi a livello amatoriale o professionale, è sempre bello vedere uno schema di gioco, una combinazione vincente, una ‘verticalizzazione’ ben riuscita. Giocare a pallone è una cosa, e praticare il gioco del calcio ne è un’altra; da piccoli l’unica cosa che conta è vincere più che giocare bene, segnare un gol in più del rivale piuttosto che pensare a prenderne uno in meno quando invece ci si difende.
Più cresciamo, più ci rendiamo conto, assimilandole durante la nostra giovinezza, che invece i meccanismi che hanno reso questo gioco tanto spettacolare sono tanti, e molto difficili da mettere in pratica di fronte ad un buon avversario.
Giocare bene al calcio richiede sacrificio, allenamenti costanti, equilibrio e rapidità nei movimenti, visione di gioco, senso della posizione, spirito di squadra…e tante altre virtù che, anche se non si posseggono quando si inizia a giocare, è indispensabile apprendere durante il percorso della crescita.
Allènati con frequenza
Gli allenamenti seri e costanti sono come detto alla base del percorso formativo di un buon calciatore, e non se ne può assolutamente prescindere se non si vogliono rischiare spiacèvoli e dolorosi infortùni; occorrono gambe molto forti ed ossa allenate a ricevere eventuali brutti colpi, occorre resistenza e molto fiato da spendere, bisogna saper saltare, cadere, stirarsi, abituarsi ad essere sempre sotto pressione.
Se si pensa che le squadre di club nel calcio professionistico si allenano 4/5 volte a settimana e che giocano partite di campionato e coppa il Mercoledì e la Domenica, questo vale a dire che ogni giorno della settimana fanno attività: o si allenano o giocano una partita di qualche competizione. Chiaramente a livello amatoriale non è necessaria una preparazione tanto dura, però è bene tenersi in allenamento almeno una o due volte settimanalmente per farsi trovare in buona forma fisica e pronto ad una eventuale convocazione.
Tieni ben presente che è uno sport di squadra
Che il calcio sia uno sport di squadra lo si sa già nel momento in cui si vedono 22 persone (anzi 25 se includiamo arbitro e guardalinee) sul campo di gioco; però: come far funzionare al meglio tutti gli ingranaggi ed i meccanismi corretti per divertirsi e magari, allo stesso tempo, vincere? La buona ripartizione dei ruoli che ognuno è chiamato a ricoprire, una certa predisposizione mentale nel saper creare sempre le migliori condizioni in cui ricevere o dare palla, grande spirito di sacrificio e di gruppo, sono caratteristiche che una buona squadra di calcio deve avere.
A volte si può tollerare anche quella piccola componente di egoismo (presente specialmente negli attaccanti) che induce a tirare in porta e non accorgersi del compagno che è invece totalmente libero e smarcato in area di rigore, ma solo se poi si ha la capacità di ripristinare subito tutti gli equilibri ed ammortizzare prima possibile il conseguente contropiede avversario, da vera grande squadra.
Pressa l’avversario
Contrariamente a qualche decennio fa, b>il calcio moderno è cambiato davvero parecchio; se pensiamo per un attimo alle epoche d’oro che vanno, per intenderci, dal Brasile di Pelè all’Argentina di Maradona, ci vengono in mente i grandi spazi che le difese lasciavano a disposizione dell’attacco avversario, l’epoca del cosiddetto gioco a ‘zona’. Un tempo si riusciva ad intrufolarsi bene tra le maglie della difesa avversaria, si aveva qualche secondo per ragionare e smistare la palla, oggi invece no.
Il progresso, lo sviluppo rapido della muscolatura dei giovani di oggi, la loro maggior velocità paragonata a qualche tempo fa, la maggiore conoscenza degli schemi ed una carica agonistica sempre crescente, hanno reso il calcio sempre più veloce e fisico; tempi di ragionamento e di decisione più brevi, resistenza, velocità, e una pressione costante sull’avversario sono tutti consigli ottimi da mettere in pratica su un campo di calcio, vale la pena appuntarli.
Anticipa i movimenti del rivale
Giocare d’anticipo è un’arte vera e propria. L’anticipo nei confronti di un avversario è da considerare uno tra i più bei gesti tecnici ai quali assistere nel corso di una partita di calcio, una chicca di bravura che qualsiasi allenatore sottolineerebbe con un applauso. L’anticipo può avvenire sia in difesa che in attacco, e consiste praticamente nel capire qualche attimo prima le intenzioni dell’avversario per farsi trovare pronto e già in posizione per anticiparne le mosse.
Campioni mondiali come Krol o Beckembauer se parliamo di difensori e Van Basten, Careca, Romario, Maradona se invece vogliamo citare qualche attaccante, sono stati veri maestri in quest’arte, e sfruttavano l’arma dell’anticipo per creare quasi sempre pericolosissime occasioni da gol.
Gioca pulito
Come in tutti gli sport che si rispettino l’ormai famoso slogan ‘gioca pulito’ lanciato una ventina di anni fa dal mondo del calcio ci ricorda che questo è uno sport, e come tale è concepito sui fondamentali principi su cui esso si basa, e cioè lealtà, sportività, amicizia, onestà e spirito di gruppo.
Questo significa che bisogna sempre cercare di giocare in modo corretto e leale, come si fa? Beh, magari non accentuando eventuali cadute per ottenere un calcio di rigore (ricorda tanto una squadra a strisce), ammettendo la propria colpa nel caso si commetta un fallo su un avversario, aiutando un rivale nel caso ne avesse bisogno o l’arbitro in momenti di confusione che potrebberlo metterlo in difficoltà; non è difficile, bisogna solo volerlo.