Chi ha già qualche capello bianco ed è appassionato di calcio non può restare indifferente quando si parla di campioni del livello di Paolo Maldini, anzi ci sarebbe da alzarsi in piedi e tributargli un forte applauso. L’ex difensore del Milan e della Nazionale italiana è stato infatti un calciatore che ha fatto storia non solo per la sua longevità calcistica, ma soprattutto per i tanti trofei vinti in carriera, oltre a vari premi e riconoscimenti ottenuti a livello personale. Maldini è stato un calciatore più che completo dalle indubbie qualità sia nel campo che fuori, un ragazzo semplice, educato, corretto, leale, carismatico con caratteristiche tecniche ed umane che avrebbero fatto innamorare qualsiasi allenatore.
Pur essendo naturalmente nato nel ruolo di terzino sinistro, Paolo è stato utilizzato in tutti i settori della retroguardia, sia in quella del Milan che in quella della Nazionale, giocando anche da difensore centrale ed addirittura da terzino destro, mettendo in mostra la sua grande duttilità, prestanza fisica, senso della posizione, abilità nel gioco aereo e nei tackle; indubbiamente un grande campione.
Cenni di biografia e primi calci ad un pallone
Paolo Cesare Maldini è il quarto dei sei figli di Cesare Maldini, anche lui storico pilastro della difesa rossonera e della Nazionale italiana, con la quale ha però totalizzato appena 14 presenze contro le 126 del suo figliuol prodigo. In tutta la sua carriera ha vestito soltanto la maglia del Milan e quella della Nazionale, dimostrando grande attaccamento ai colori del club nel quale è nato, cresciuto, maturato, e dove oggi occupa cariche dirigenziali.
Ben 31 anni di attività calcistica iniziata nel Settembre 1978 e tuttora in corso (come dirigente), una carriera costellata di vittorie e grandi soddisfazioni anche a livello personale, come testimonia la lunga serie di riconoscimenti che ha incassato. Fu l’allenatore svedese Nils Liedholm il 20 Gennaio 1985 a convocarlo per la prima volta da titolare nel Milan, impiegandolo nella trasferta di Udine per sostituire Mauro Tassotti. Alla fine della gara, lo stesso allenatore dichiarò alla stampa che il Milan aveva appena trovato in casa un campione destinato a grandi imprese sportive, cosa che Paolo ha poi effettivamente dimostrato sul campo.
Le epoche di Sacchi, Capello, Ancelotti
Il Milan è uno dei più importanti club di footbal di tutto il mondo, ed i trofei vinti lo testimoniano chiaramente; ebbene, Paolo Maldini è senza dubbio stato uno dei principali artefici di tali imprese in quanto ha figurato in tutte le più importanti vittorie della squadra rossonera a partire dal 1987, anno in cui sulla panchina del club di Via Turati si insediò un certo Arrigo Sacchi, fino al suo ritiro avvenuto a fine 2009.
Nelle tre più floride epoche vissute dal Milan, ovvero quelle in cui a guidare i rossoneri si sono avvicendati prima Arrigo Sacchi, poi Fabio Capello, e poi ancora Carlo Ancelotti, Paolo ha vinto tutto o quasi, annoverando nel suo palmares ben 7 Scudetti, 1 Coppa Italia, 5 Supercoppa Italiana, 5 Coppa dei Campioni (poi diventata Champions League), 5 Supercoppa Europea, 2 Coppa Intercontinentale, ed 1 Coppa del Mondo per clubs, senza contare poi i riconoscimenti ricevuti a carattere personale come Scarpa d’oro, Pallone d’oro, Oscar del calcio, ed una lunga serie di altre onorificenze che si è guadagnato a pieni voti nei suoi 31 anni di calcio giocato.
Paolo Maldini e la Nazionale
C’era papà Cesare seduto sulla panchina della Nazionale Under 21 quando Paolo fece il suo esordio, e dopo appena 2 anni (1988) passò già nella squadra maggiore sotto la guida di Azeglio Vicini; da quel momento in poi, il difensore rossonero diventò un punto di riferimento fisso ed inamovibile, totalizzando 126 partite e 7 reti con la maglia azzurra, e collezionando tutta una serie di records personali che farebbero rabbrividire chiunque.
Paolo Maldini detiene ancora oggi il record di presenze in Serie A (647), in competizioni UEFA per clubs (174), ed ancora il record di stagioni consecutive disputate con la stessa squadra (25 ex-aequo con Francesco Totti), quello di finali disputate in Coppa dei Campioni, poi diventata Champions League (8), ed addirittura risulta essere il calciatore che ha giocato più minuti consecutivamente ai Mondiali (2.216). Purtroppo non nascerà tanto facilmente un altro terzino come lui, anche se il calcio italiano di oggi ne avrebbe veramente bisogno, sia tecnicamente che a livello umano.